Sabato 20
maggio, ore 9, a Grosseto, presso la banca Tema in corso Carducci 14,
convegno internazionale sui migranti con Padre Alejandro Solalinde,
candidato al premio nobel per la pace 2017, ed Enrico Calamai,
diplomatico, viceconsole in Argentina al tempo dei
desaparecidos.
Un ponte tra Messico, Mediterraneo e
Italia, organizzato dalla Fondazione Bianciardi in collaborazione con
il Ministero dei beni culturali.
L’incontro prevede anche
una tavola rotonda con gli attori locali dell’accoglienza dei
migranti, coordinata dal sociologo Moreno Toigo.
Solalinde,
sacerdote messicano, ha fondato nel 2007 «Hermanos en el Camino»,
un centro di aiuto per i migranti diretti negli Stati Uniti, che
ospita ogni anno 20.000 persone, e ha ottenuto diversi riconoscimenti
per il suo impegno sociale, come il Premio per i diritti umani.
Più
volte è stato minacciato di morte dai «cartelli» dei
narcotrafficanti, vive sotto scorta in Messico; la sua esperienza è
stata descritta nel libro I
narcos mi vogliono morto,
edito da EMI.
Enrico Calamai, chiamato “lo Schindler di
Buenos Aires” per aver salvato centinaia di persone dalla dittatura
argentina, è oggi portavoce del Comitato “Verità e giustizia per
i nuovi desaparecidos del Mediterraneo”.
La sua esperienza
di diplomatico in America latina è stata descritta nel libro Niente
asilo politico.
A
Calamai è stata dedicata una puntata de “La storia siamo noi”
della RAI Un
eroe scomodo.