Inaugurata lo scorso anno con il convegno su Il lavoro culturale, prosegue la serie delle giornate di studio dedicate dalla Fondazione “L.Bianciardi” all’approfondimento di alcune tematiche particolarmente interessanti all’interno dell’opera del grande scrittore grossetano.
Il prossimo 23 marzo l’appuntamento è con “Bianciardi e Cassola. Gli anni della diaspora”.
L’indagine verte sull’incontro tra i due intellettuali che per un arco di tempo non esteso, ma di certo decisivo nel percorso artistico di entrambi, condividono l’appartenenza a Grosseto e con essa l’attenzione alla vita culturale e politica della città e ai fenomeni più interessanti del territorio maremmano.
Un’attenzione comune che trova l’espressione più tangibile ancora oggi nella stesura a quattro mani della coraggiosa e appassionata ricerca de I minatori della Maremma.
Un’esperienza comune che i due intellettuali estendono a sperimentazioni più estemporanee, come quella del cineforum pensato da Bianciardi e abbracciato con convinzione da Cassola, con il comune obiettivo di muovere le acque di una provincia uguale a tante province italiane, e cioè sonnolenta e insieme curiosa del nuovo. Da lì le strade si allontaneranno. Inevitabilmente o solo per diverse priorità?
E’ una delle domande cui il Convegno organizzato dalla Fondazione Bianciardi cerca di dare risposte, o almeno di formulare ipotesi scientificamente fondate.
Dalla mattina dalle 9 si svolgerà il convegno. Saluti di Massimiliano Marcucci, Presidente FLB e Fabio Becherini, Direttore generale Banca TEMA.
Introdurrà Arnaldo Bruni (Università degli Studi di Firenze, membro del Comitato Scientifico FLB), Presidente del Convegno: Alba Andreini (Università degli Studi di Torino). Interventi di Matteo Marchesini (critico letterario), Giulio Ferroni (Università degli Studi di Roma La Sapienza), Raoul Bruni (Università Cardinale S. Wyszyński di Varsavia), Nicola Turi (Università degli Studi di Firenze), Lucia Matergi (Direttrice Comitato Scientfico FLB).
Nel pomeriggio proiezioni “Luciano Bianciardi” dal sito ME.MO.MI. a cura di Arianna Marelli (2016) e “Carlo Cassola, la conquista della semplicità”, documentario di Silvana Palumbieri (Teche RAI).