“Una biografia intellettuale per immagini, questo catalogo, grazie in particolare all’archivio personale di Sergio Oriente, collezionista colto e appassionato che ha sapientemente selezionato le fotografie da agenzie specializzate e cercato periodici d’epoca a cui lo scrittore grossetano ha collaborato; inoltre materiali preziosi sono stati ripresi dalla raccolta della Fondazione Bianciardi e dall’archivio familiare di Luciana Bianciardi, dai quali i curatori hanno operato una scelta tra la vastità delle proposte (per verificare la consistenza dell’archivio della Fondazione è sufficiente andare sul sito internet della stessa).
Il lavoro culturale a Grosseto, con la creazione del cineclub e la direzione della biblioteca Chelliana, la tragedia della miniera di Ribolla, la “grossa iniziativa” nella neonata casa editrice Feltrinelli a Milano, l’amore per il Risorgimento italiano, il “diuturno battonaggio” traduttorio, i romanzi e i racconti scritti nei momenti di libertà dal lavoro quotidiano, le battaglie civili condotte sui periodici libertari dell’epoca, l’occhio critico ma sempre curioso sulle novità apportate dalla televisione, le schermaglie calcistiche, sono momenti illustrati in questo volume che dimostrano l’appartenenza di Bianciardi al proprio tempo (con una proiezione anche sul nostro), in un febbrile confronto con la contemporaneità.
Una frenetica attività da cultore del lavoro, nel senso di labor, con tutta la carica di fatica, di oppressione e di sofferenza che il suo etimo comporta, ammirazione e dannazione nello stesso tempo, un lavoro come punto di partenza e obiettivo di un’avventura di vita degna di essere vissuta.
Bianciardi può ironizzare su tutto, mai però sul lavoro, quello duro dei minatori, dei badilanti, degli operai, di coloro che “leggono, recensiscono, traducono, reclutati volta volta, come braccianti per le ‘faccende’ stagionali”, letto sempre in una dimensione politica, espressione dell’ingiustizia sociale, e civile, come responsabilità etica.” (Massimiliano Marcucci)
Luciano Bianciardi. Sulla luna non c’è niente. Catalogo della mostra (Grosseto, 2 febbraio-3 marzo 2024), Effigi, 2023