La Fondazione Bianciardi lancia il progetto “Tradurre Orfeo”
Il programma di letture e assaggi poetici si apre il 18 luglio con la presentazione della rivista lay0ut
La Fondazione Luciano Bianciardi propone un programma di letture e assaggi poetici, ospitando nella sua sede di via Adda, a Grosseto, poeti, studiosi di poesia, per affrontare successivamente il tema della traduzione, strettamente connesso con il “mestiere” di Luciano Bianciardi, attraverso la presenza di traduttori di testi poetici e narrativi.
“Tradurre Orfeo”, questo il titolo del progetto, un richiamo esplicito al senso letterale e metaforico del tradurre, si aprirà martedì 18 luglio alle ore 19 con la presenza di Demetrio Marra, giovane e poliedrico letterato e poeta, già ospite lo scorso anno della Fondazione come studioso di Bianciardi, che farà il punto sulla rivista lay0ut da lui diretta e sui generi di poesia in questa raccolti.
Parteciperanno al primo incontro anche Dimitri Milleri e Alberto Parisi della redazione di lay0ut. All’incontro seguirà un piccolo buffet. L’ingresso è libero.
Il progetto proseguirà nei prossimi mesi con la presentazione del libro “Tu devi prendere il potere” di Pietro Cardelli, un seminario sulla poesia e sulla traduzione.
«Si può entrare nella poesia da tante strade, non sempre da quella maestra, come invece sembrerebbe suggerire l’altezza del genere letterario: alla Fondazione Bianciardi – spiega la direttrice del Comitato scientifico, Lucia Matergi – piace affrontare il tema prendendo sentieri obliqui solo in apparenza, in realtà piuttosto impervi o poco esplorati o decisamente in salita. L’obiettivo è trasformare quell’impegno in possesso dei testi, o almeno in accostamento al loro senso: da qui la scelta di affrontare la poesia proponendo poeti di una generazione, quella dei più giovani, che stenta ad affermarsi in un tempo come il nostro, monopolizzato dai nomi noti e diffidente nei confronti del verso, o ragionando sulla traduzione di poesia, possibile, impossibile, lanciando infine da quella sponda un’esca alla prosa per verificarne la resistenza ai passaggi a lingue diverse dall’origine. Una strada obliqua? Forse si potrebbe invece definire bianciardiana, ossia legata a uno scrittore che ha dileggiato i grandi poeti (come dimenticare la parodia del M’illumino d’immenso?) e al tempo stesso ha capito tutto di Leopardi; che ha tradotto, per ridere, in americano il nome del borgo amiatino di Arcidosso e ci ha lasciato la mirabile e ineguagliata versione italiana dei tropici di Miller».
Alla nascita del progetto “Tradurre Orfeo” hanno contribuito i nuovi membri del Comitato scientifico della Fondazione Bianciardi, gli studiosi Riccardo Innocenti, Federico Masci, Michele Gandolfi, che stanno lavorando insieme alla direttrice Lucia Matergi.
A un anno da “Com’è adesso!” è appena uscito il secondo numero di lay0ut magazine, dal titolo “Sono hackeratə”, in collaborazione con l’editore Industria&Letteratura.
La rivista sarà presentata il 18 luglio alla Fondazione Bianciardi. Dieci scrittrici e scrittori (di racconti, poesie, articoli), cinque in traduzione, e dieci artiste e artisti. Tutti attraversano il tema dell’hackeraggio in modo particolare, senza linearità. Con l’obiettivo di dare vita a un prodotto leggibile in tanti modi, da destra a sinistra, ininterrottamente, saltando le pagine, ruotandolo… La complessità dell’argomento viene così materialmente sciolta.
Questo numero è stato realizzato grazie alla fondazione di Lay0ut Magazine Aps, la cui missione sociale è, oltre alla diffusione della cultura letteraria, artistica, traduttoria, l’equa retribuzione e la presa in cura dei collaboratori. Nella rivista figurano i testi di (in ordine di apparizione): Demetrio Marra, Wissal Houbabi, Dimitri Milleri, Silvia Tebaldi, Jeffrey Schnapp, Peter Gizzi, Tlotlo Tsamaase, Mark Bould, Laura Forlano, Katrina Jungnickel e Valentina Tanni. Con opere di: Mattia Balsamini, Lidia Bianchi, Alessandro Calabrese, Matteo Domenichetti, Milan Farronato, Mozzarella Light, Marta Galmozzi, Raffaele Morabito, Agnes Questionmark, Transpecies, Liu Yuxiang.
La rivista struttura ogni contenuto in discorsi, traduzioni e figure. In questo secondo numero cartaceo di lay0ut si parla tanto dell’hackeraggio dell’individuo (tutte le dinamiche di rafforzamento dell’ordine simbolico esistente della società fatte passare per desiderio narcisistico) quanto del contro-spionaggio, una possibilità di riuscita, degli strumenti delle strategie.