Il progetto “Tradurre Orfeo” della Fondazione Luciano Bianciardi propone tre nuovi incontri.
Inaugurato la scorsa estate da due appuntamenti dedicati a giovani letterati e poeti, il progetto prosegue sabato 28 ottobre alle 18, nella sede della Fondazione Bianciardi in via Adda 32 a Grosseto, con l’incontro “I sonetti di Rilke: prospettive interpretative e traduttologiche” che avrà per relatori il traduttore Nino Muzzi e lo studioso Luciano Mazziotta. Seguirà un rinfresco.
Il filo conduttore di questa nuova serie di conversazioni è la traduzione, in particolare i rapporti fra traduzione ed esegesi.
Alla nascita del progetto “Tradurre Orfeo” hanno contribuito i nuovi membri del Comitato scientifico della Fondazione Bianciardi, gli studiosi Riccardo Innocenti, Federico Masci e Federica Albani, che stanno lavorando insieme alla direttrice Lucia Matergi.
Sabato 18 novembre alle 18, nella sede della Fondazione Bianciardi in via Adda 32 a Grosseto, il traduttore Bernardo Pacini terrà la relazione “Dal fondo del mio pozzo. Tradurre R. Edsnon e B. Knott, poeti dell’America contemporanea”. Con Pacini dialogheranno Riccardo Innocenti e Federico Masci, affrontando questi poeti del secondo dopoguerra celebri negli Stati Uniti ma semisconosciuti in Italia.
Infine, sabato 20 gennaio alle 18, alla libreria Palomar in piazza Dante a Grosseto, la studiosa Daria Biagi presenterà il suo libro “Prosaici e moderni. Teoria, traduzione e pratica del romanzo nell’Italia del primo Novecento”. Con Daria Biagi dialogheranno sulla ricezione della letteratura tedesca nell’Italia del primo Novecento Riccardo Innocenti e Federico Masci.
I temi della traduzione e della recezione degli autori stranieri sono i fili rossi che legano l’intero ciclo “Tradurre Orfeo” alla Fondazione Bianciardi, ispirandosi alla centralità che nel percorso intellettuale del suo autore ha assunto la letteratura straniera, a partire da quella americana, di cui è stato tra i traduttori decisivi per la sprovincializzazione della cultura italiana del secondo dopoguerra.
Lo scrittore Luciano Bianciardi ha lavorato molto come traduttore, occupandosi anche di autori famosi, basti pensare a Henry Miller di cui scherzando si divertì a tradurre anche il nome in Enrico Molinari.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero.