Venerdì 15 novembre, dalle ore 9,30, per l’intera giornata, presso la sede del Polo Universitario Grossetano, in via Ginori 43 a Grosseto, la Fondazione Bianciardi propone il convegno “La scuola di Alberto Manzi nell’occhio di Bianciardi: istruzione democratica e mass media nella contemporaneità”.
Due personalità agli antipodi, in apparenza: fiducioso nell’umanità, pacato nei modi, integrato nelle istituzioni il primo, disincantato, irruento e irriverente, nella scrittura e negli atteggiamenti, il secondo. Eppure Bianciardi apprezzava tanto Manzi, per lui “il più simpatico maestro d’Italia”.
In occasione del Centenario della nascita del famoso insegnante, la Fondazione Luciano Bianciardi, sostenuta e finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, propone un momento di studio per indagare le ragioni di questa simpatia.
“L’obiettivo è quello di indagare su un giudizio che può sembrare epidermico – afferma Lucia Matergi, direttrice di Fondazione Bianciardi- ma che in realtà sottintende la sincera e profonda attenzione che lo scrittore grossetano dedica al tema della scuola e dell’istruzione”.
Grande protagonista dell’avventura di Manzi è la televisione, di cui il convegno vuole occuparsi. “Notevole è la spregiudicatezza – sostiene Massimiliano Marcucci, presidente di Fondazione Luciano Bianciardi- con cui Bianciardi è capace di affrontare anche un medium divisivo come la televisione, all’epoca messo al bando, forse troppo sbrigativamente, dal Gotha degli intellettuali”.
E parlare di tv come strumento didattico conduce inevitabilmente a riflettere sull’impatto dei nuovi strumenti di comunicazione e informazione sul sistema scolastico di oggi. Uno spunto che ha stimolato l’interesse delle scuole cittadine.
La giornata, inclusa tra le iniziative riconosciute e promosse dal Centro Alberto Manzi, affronterà tutti questi nodi, per confermare nuovi ponti che collegano Bianciardi al suo e al nostro tempo.
Il Convegno è patrocinato da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, dal Comune di Grosseto e dal Polo Universitario grossetano.
I lavori possono essere seguiti in streaming all’indirizzo: www.polouniversitariogrossetano.it