La Fondazione Luciano Bianciardi organizza per il 29 novembre dalle 9.30 al Polo Universitario Grossetano un incontro che restituisce il lavoro fatto quest’anno con le scuole grossetane sulla funzione del disegno nell’attività dell’insegnamento.
L’immagine creata in tempo reale ha rappresentato uno dei tratti più originali ed anticonvenzionali della prassi docente del grande maestro, che ha sempre coniugato la propria acuta ricerca pedagogica con una prassi didattica elaborata sulla tipologia dell’interlocutore.
Tra i destinatari della sua attività professionale, molti si distinguono per complessità, a partire dai ragazzi del carcere minorile, in cui Manzi realizza il suo primo impegno di maestro, un avvio decisivo per la costruzione di un sistema di insegnamento che trova nella funzionalità e nell’efficacia i propri obiettivi, due criteri basilari per il successo della sua esperienza più famosa, quella di protagonista di “Non è mai troppo tardi”, voluta dalla RAI e andata in onda dal 1960 al 1968.
La trasmissione televisiva rappresenta un vero e proprio fenomeno culturale di massa, segnato da un successo senza precedenti: le stime ufficiali parlano di un milione e mezzo di italiani che seguendola riescono a conseguire la licenza elementare.
Alberto Manzi si presenta nelle case degli italiani con il suo stile volutamente semplice e ingenuo e il suo ritmo pacato, accompagnando le proprie parole con l’illustrazione grafica del loro significato.
Il disegno rappresenta dunque il supporto decisivo della sua lezione.
Partendo da questo stimolo di Alberto Manzi, ha proposto ai bambini e ai ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado un percorso di insegnamento tra pari, basato sull’interazione di parola e immagine, volta al potenziamento reciproco dei due strumenti didattici.
Obiettivo primario del percorso è l’efficacia comunicativa del messaggio integrato, misurata dalla linearità della proposta e dall’agilità della sua fruizione.
Il progetto ha previsto percorsi binari, intercambiabili: i ragazzi sono stati, in momenti diversi, insegnanti e allievi sperimentando in tal modo su se stessi l’efficacia del metodo di apprendimento adottato.
All’interno della giornata sarà effettuata una visita guidata dai ragazzi stessi alla mostra dei lavori realizzati.
La giornata è stata inclusa tra le iniziative riconosciute e promosse dal Centro Alberto Manzi, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e patrocinata dal Comune di Grosseto e dal Polo Universitario.
I lavori possono essere seguiti in streaming all’indirizzo: www.polouniversitariogrossetano.it