Giovedì 17 ottobre alle ore 18 nella sede della Fondazione in via Adda 32, incontro con il prof. Luca Danti dell’Università di Pisa, a partire dal suo libro ” Le migliori gioventù. I periferici e la sessualità nella narrativa italiana del secondo dopoguerra”. A cura di Riccardo Castellana, docente di letteratura italiana all’Università di Siena.
Tra i periferici che qui ci interessano maggiormente ci sono appunto Luciano Bianciardi e Carlo Cassola.
Dal sito della casa editrice Cesati: http://www.francocesatieditore.com/catalogo/le-migliori-gioventu/
Nello spazio globalizzato della contemporaneità, il concetto stesso di distanza sembra essere stato abolito, eppure c’è chi ancora parla di centri e periferie, ponendo l’accento sul divario che si sta accentuando e ammonendo che: «la realtà si capisce meglio non dal centro, ma dalle periferie» (Papa Francesco). Non sarà, dunque, anacronistico ripensare il nostro passato prossimo, gli anni dalla Liberazione al ‘Boom’, che costituirono per l’Italia uno spartiacque economico, culturale, forse antropologico. Moravia, Brancati, Parise, Pasolini, Bianciardi, Viani, Morante, Testori, Cassola, Meneghello, Fellini hanno raccontato il cambiamento, assumendo come punto di osservazione il rapporto tra giovani e sessualità, inscenato in vacillanti microcosmi marginali. Hanno rappresentato, cioè, le ambiguità e la seduzione insite nel livellamento promosso dai centri, e, al contempo, la varietà fascinosa e declinante di province e periferie, ossia il «passato che non fu scelto» (De Martino).